Abbiamo pensato ad una nuova festa per lo sport reggiano, una festa che accomuni tutti i veri valori di questa disciplina che è la madre di tutti gli sport.
Abbiamo pensato ad un evento che risvegli la primavera che c’è in noi e per questo verrà organizzato all’inizio della stagione della fioritura, quando il cielo è pieno di energia e l’aria ancora frizzante e quando il sole alla partenza poietta ombre lunghe.
Secondo gli antichi pellerossa le “lunghe ombre” erano spiriti coi quali parlare prima che il sole ne attenuasse il significato.
Abbiamo pensato ad un evento cittadino per la nostra città.
È meraviglioso sentire nella nostra città, alla domenica mattina, prima che tutto si risvegli, lo scalpicio silenzioso di migliaia di scarpette che riecheggiano ovattate sul lastricato millenario di Regium Lepidi, come la chiamò il console romano Marco Emilio Lepido.
Abbiamo pensato ad un evento che prima ancora di essere una gara sia una grande festa: una parte competitiva in cui gli avversari si battono per un podio, un evento non competitivo, su un percorso più breve, in cui reggiani e non possano misurarsi di corsa o trotterellando su distanze comunque impegnative.
E infine abbiamo voluto coinvolgere le scuole, cui devolviamo il 75% degli introiti, con La Corsa dei Papà.
Non me ne vogliano le mamme ma “se la mamma è sempre la mamma” anche “il papà è sempre il papà”, quel papà che è sempre al lavoro e che i piccoli aspettano svegli per condividere qualche granello di serata prima di dormire, quel papà che quando non lavora nel weekend, è tutto per loro.